Oggi ricorre il 50° anniversario della solenne professione religiosa di Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco, che entrò nella Compagnia di Gesù l’11 marzo 1958 e professò il 22 aprile 1973, in una data molto speciale per i gesuiti. Il primo Papa latinoamericano fu ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969. Poi continuò la sua formazione in Spagna tra il 1970 e il 1971; e due anni dopo fece la sua professione perpetua come gesuita.
Insegnante ai novizi
Tra il 1972 e il 1973 è stato insegnante di novizi nella città di Buenos Aires di San Miguel (Argentina) dove ha anche lavorato come professore alla Facoltà di Teologia, consulente provinciale dell’Ordine e Decano del Collegio. Il 31 luglio di quell’anno fu eletto Provinciale dei gesuiti in Argentina. Aveva 37 anni. Il 22 aprile è una data tradizionale in cui i gesuiti pronunciano i loro voti definitivi dopo aver concluso la loro formazione religiosa, poiché quel giorno, nel 1542, Sant’Ignazio di Loyola – fondatore della Compagnia di Gesù – e i suoi primi compagni pronunciarono a Roma la loro professione solenne dopo che Papa Paolo III approvò il nuovo ordine.
I Gesuiti
Sant’Ignazio di Loyola e i suoi compagni fecero la loro professione davanti a un’immagine della Vergine Maria nella Basilica di San Paolo fuori le mura di Roma, che a quel tempo era la Basilica Papale poiché la Basilica di San Pietro era ancora in costruzione. Papa Francesco ha pregato davanti a questa stessa immagine alla fine della Messa durante la sua prima visita alla Basilica domenica 14 aprile 2013, una settimana dopo aver preso possesso come vescovo della diocesi di Roma. Nel dicembre 2021, all’incontro che ha tenuto ad Atene con i gesuiti della Grecia, il Papa ha riflettuto sulla diminuzione dei gesuiti e ha detto che Dio li chiama all’umiliazione.
Le parole del Papa