“Saluto i coltivatori e gli allevatori presenti in piazza”: lo ha detto il Papa all’Angelus rivolgendo un pensiero alla manifestazione dei ‘trattori’ giunta oggi in Vaticano.
IN ASCOLTO DEL CUORE, A CONTATTO CON VERITÀ
“Oggi, prima Domenica di Quaresima, il Vangelo ci presenta Gesù tentato nel deserto. Il testo dice: ‘nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana’. Anche noi in Quaresima siamo invitati a ‘entrare nel deserto’, cioè nel silenzio, nel mondo interiore, in ascolto del cuore, in contatto con la verità”, ha detto Papa Francesco.
IN QUARESIMA SI AFFRONTINO LE BESTIE DELL’ANIMA
“Quando entriamo nel deserto interiore possiamo incontrarvi bestie selvatiche e angeli. Bestie selvatiche. In che senso? Nella vita spirituale possiamo pensarle come le passioni disordinate che ci dividono il cuore, tentando di possederlo. Ci suggestionano, sembrano seducenti ma, se non stiamo attenti, rischiano di sbranarci”, ha aggiunto Papa Francesco commentando all’Angelus la pagina evangelica odierna in cui Cristo nel deserto “‘stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano’ (v. 13). Bestie selvatiche e angeli erano la sua compagnia”.
I vizi
“Possiamo dare dei nomi a queste ‘bestie’ dell’anima: i vari vizi, la bramosia della ricchezza, che imprigiona nel calcolo e nell’insoddisfazione, la vanità del piacere, che condanna all’inquietudine e alla solitudine, e ancora l’avidità della fama, che genera insicurezza e un continuo bisogno di conferme e di protagonismo, e così via. Sono bestie ‘selvatiche’ e come tali vanno ammansite e combattute: altrimenti ci divorano la libertà. Serve andare nel deserto per accorgersi della loro presenza e affrontarle. E la Quaresima è il tempo per farlo. E poi gli angeli. Essi sono i messaggeri di Dio, che ci aiutano, ci fanno del bene; infatti la loro caratteristica secondo il Vangelo è il servizio (cfr v. 13): esattamente il contrario del possesso, tipico delle passioni di cui parlavamo prima. Gli spiriti angelici richiamano invece i pensieri e i sentimenti buoni suggeriti dallo Spirito Santo”.
le buone ispirazioni divine ci unificano nell’armonia
“Mentre le tentazioni ci dilaniano, le buone ispirazioni divine ci unificano nell’armonia: acquietano il cuore, infondono il gusto di Cristo, ”il sapore del Cielo’, ha aggiunto il Pontefice. “Nell’anima tornano ordine e pace, al di là delle circostanze della vita, favorevoli o contrarie che siano. Anche qui, però, per cogliere i pensieri e i sentimenti ispirati da Dio, occorre fare silenzio ed entrare nella preghiera. E la Quaresima è il tempo per farlo – continua – Mentre muoviamo i primi passi del cammino quaresimale, poniamoci allora due domande. Anzitutto: quali sono le passioni disordinate, le ‘bestie selvatiche’ che si agitano nel mio cuore? È bene riconoscerle, dare loro un nome, capirne le tattiche.
E un secondo interrogativo: per permettere alla voce di Dio di parlarmi al cuore e custodirlo nel bene, sto pensando di ritirarmi un poco nel ‘deserto’, cioè di dedicare dello spazio al silenzio, alla preghiera, all’adorazione, all’ascolto della Parola di Dio? La Vergine santa, che ha custodito la Parola e non si è lasciata sfiorare dalle tentazioni del maligno, ci aiuti nel cammino”.
Il conflitto in Sudan
Dopo la preghiera il Papa ha ricordato il conflitto in Sudan chiedendo vie di pace per costruire l’avvenire. La violenza in Mozambico è nel cuore del Papa e chiede pace e chiede di non dimenticare i tanti conflitti in tante parti del mondo: la guerra sempre è una sconfitta. Inutile e inconcludente e porterà solo morte non la soluzione, preghiamo senza stancarci, dice il Papa.
Poi un saluto agli allevatori e agricoltori in Piazza San Pietro. Poi Francesco ha ricordato che iniziano gli esercizi spirituali e ha invitato tutti a cercare spazi speciali per la preghiera.
Gli esercizi spirituali del Papa
“Questo pomeriggio, insieme con i collaboratori della Curia, inizieremo gli esercizi spirituali. Invito la comunità, i fedeli, a dedicare in questo tempo di Quaresima, e lungo quest’anno di preparazione al Giubileo che è Anno della Preghiera, a dedicare momenti specifici per raccogliersi alla presenza del Signore”, ha detto Papa Francesco.
Foto: Vatican Media