Undici nuovi sacerdoti per la diocesi di Roma. Papa Leone XIV celebra questa mattina, presso la Basilica di San Pietro, la Santa Messa nel corso della quale conferisce l’Ordinazione Presbiterale a 11 diaconi, 7 dei quali provenienti dal Pontificio Seminario Romano Maggiore, e 4 dal Collegio Diocesano Redemptoris Mater.
“Oggi è un giorno di grande gioia per la Chiesa e per ognuno di voi, ordinandi presbiteri, insieme a familiari, amici e compagni di cammino negli anni della formazione. Come il Rito dell’Ordinazione evidenzia in più passaggi, è fondamentale il rapporto fra ciò che oggi celebriamo e il popolo di Dio. La profondità, l’ampiezza e persino la durata della gioia divina che ora condividiamo è direttamente proporzionale ai legami che esistono e cresceranno tra voi ordinandi e il popolo da cui provenite, di cui rimanete parte e a cui siete inviati.”, dice subito il Papa nella sua omelia.
Concelebrano con il Santo Padre: il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, i Cardinali, i Vescovi Ausiliari, i Superiori dei Seminari interessati e i Parroci degli Ordinandi.
“Voi siete testimonianza del fatto che Dio non si è stancato di radunare i suoi figli, pur diversi, e di costituirli in una dinamica unità. Non è rumorosa la gioia di Dio, ma realmente cambia la storia e ci avvicina gli uni agli altri”, continua il Papa.
Oggi la Chiesa contempla la Visitazione nell’ultimo giorno di maggio. “Dall’incontro fra la Vergine Maria e la cugina Elisabetta vediamo scaturire il Magnificat, il canto di un popolo visitato dalla grazia. Gesù, anzitutto, nel Vangelo non ci appare schiacciato dalla morte imminente, né dalla delusione per i legami infranti o rimasti incompiuti. Lo Spirito Santo, al contrario, intensifica quei legami minacciati. Nella preghiera essi diventano più forti della morte. Invece di pensare al proprio personale destino, Gesù mette nelle mani del Padre i legami che ha costruito quaggiù. Noi ne siamo parte! Il Vangelo, infatti, è arrivato a noi attraverso legami che il mondo può logorare, ma non distruggere”, sottolinea Papa Leone XIV.
“Cari ordinandi, concepite allora voi stessi al modo di Gesù! Essere di Dio – servi di Dio, popolo di Dio – ci lega alla terra: non a un mondo ideale, ma a quello reale. Come Gesù, sono persone in carne e ossa quelle che il Padre mette sul vostro cammino. A loro consacrate voi stessi, senza separarvene, senza isolarvi, senza fare del dono ricevuto una sorta di privilegio. Papa Francesco ci ha messo tante volte in guardia da questo, perché l’autoreferenzialità spegne il fuoco dello spirito missionario. La Chiesa è costitutivamente estroversa, come estroverse sono la vita, la passione, la morte e la risurrezione di Gesù. Voi farete vostre le sue parole in ogni Eucaristia: è «per voi e per tutti». Dio nessuno l’ha mai visto. Si è rivolto a noi, è uscito da sé. Il Figlio ne è diventato l’esegesi, il racconto vivo. E ci ha dato il potere di diventare figli di Dio. Non cercate, non cerchiamo altro potere!”, questo il consiglio di Papa Leone.
“Non padroni, ma custodi. La missione è di Gesù. Egli è Risorto, dunque è vivo e ci precede. Nessuno di noi è chiamato a sostituirlo. È l’unica ricchezza che, condivisa, si moltiplica. L’amore del Cristo infatti ci possiede», cari fratelli e sorelle! È un possesso che libera e che ci abilita a non possedere nessuno. Liberare, non possedere. Siamo di Dio: non c’è ricchezza più grande da apprezzare e da partecipare. Così, è piena di senso la vita donata da questi fratelli, che tra poco saranno ordinati presbiteri. Li ringraziamo e ringraziamo Dio che li ha chiamati a servizio di un popolo tutto sacerdotale.”, chiede il Pontefice nella sua omelia.
Di questi undici sacerdoti, in sette si sono formati presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. Si tratta di Marco Petrolo, destinato alla parrocchia di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae; Enrico Maria Trusiani, che presterà servizio a Santa Maria Consolatrice; Federico Pelosio, che andrà a Santa Teresa di Calcutta; Giuseppe Terranova, destinato alla comunità dei Santi Fabiano e Venanzio; Francesco Melone, destinato a Santa Silvia; Andrea Alessi, che andrà alla Sacra Famiglia del Divino Amore; Hong Hieu Nguyen, impegnato nella parrocchia di Nostra Signora della Visitazione. Hanno invece studiato presso il Seminario Redemptoris Mater: Gabriele Di Menno Di Bucchianico, che andrà alla Gran Madre di Dio; Cody Gerard Merfalen, a San Raimondo Nonnato; Matteo Renzi, a Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca; Simone Troilo, a San Carlo da Sezze.
Alcuni degli ordinandi hanno raccontato le origini della propria vocazione a Roma Sette, il settimanale della diocesi di Roma. La vocazione di Matteo, ad esempio, è nata e maturata con la Scrittura. A 16 anni durante un ritiro lessi la storia di Geremia – dice –, una notte di due anni dopo il dialogo tra Gesù e Pietro. Parole determinanti per la scelta del Seminario. Francesco, invece, faceva attività in Seminario con il gruppo giovani. Gli venne spiegata la preghiera quotidiana con il Vangelo del giorno. (ACI Stampa).