In questi giorni risuona ancora più forte il canto degli angeli alla vigilia di Natale: “Gloria a Dio in cima al cielo e sulla terra pace agli uomini da lui amati” (Lc 2,14); quella vera pace che può venire solo da Dio e che tutti i credenti possono (e devono) chiedere nelle loro preghiere. Così, la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa bisognosa (ACN) ha elaborato una lista dei 10 paesi che i cattolici dovrebbero avere più presente nelle loro preghiere durante il 2024, affinché Dio conceda loro la grazia di vincere la violenza e raggiungere la pace.
1. Terra Santa
2. Ucraina
Il conflitto tra Russia e Ucraina è iniziato nel 2014, ma nel 2022 si è scatenata tutta la violenza della guerra.
3. Myanmar
Questo paese del sud-est asiatico soffre dal colpo di stato del 2011. Da allora, la giunta militare di governo – spiega ACN – ha intensificato la persecuzione contro le minoranze etniche, compresi i cristiani.
4. Sudan
Lo sviluppo degli eventi in Sudan dal colpo di stato del 2019 ha portato a una guerra civile che colpisce gravemente la comunità cristiana del paese.
5. Burkina Faso
I gruppi jihadisti del paese africano hanno implementato regole radicali che colpiscono in gran parte la popolazione cristiana.
6. Repubblica Democratica del Congo
Per decenni, il Congo è stato immerso nella violenza scatenata dalle tensioni etniche all’interno e all’esterno del suo territorio, specialmente con il vicino Ruanda.
7. Etiopia
“A seguito del conflitto a Tigray, l’Etiopia sta attraversando una situazione delicata con tensioni interne. Nel 2023, gli scontri tra le milizie degli amhara e degli oromia sono aumentati, intensificando l’instabilità e i problemi del paese”, spiega ACN.
8. Camerun
Dal 2016 c’è una guerra civile nel paese africano. “Migliaia di persone sono morte nel conflitto e più di mezzo milione sono state costrette a fuggire dalle loro case”, dice ACN.
9. India
Gli storici conflitti etnici e religiosi dell’India hanno raggiunto uno dei suoi punti più alti nel 2023, con la violenza scatenata a Manipur.
10. Haiti
“Dopo l’assassinio del presidente Jovenal Moise nel 2021, Haiti è immersa in un caos crescente, con bande di strada che esercitano il controllo in aree chiave”, commenta ACN. E aggiunge che il paese soffre di gravi problemi, tra cui povertà, delinquenza e violenza sessuale. (ACI Prensa).
Foto Credito: Therese Westby / Unsplash