Dopo la preghiera del Regina Coeli, Papa Francesco ha inviato gli auguri per la Pasqua celebrata dalle Chiese Ortodosse e di alcune Chiese Cattoliche Orientali, celebrata oggi secondo il calendario giuliano. Il Papa poi ha detto di pregare per le popolazioni del Rio Grande do Sul in Brasile colpite da grandi inondazioni, e ha salutato con calore anche le reclute delle Guardie Svizzere, in piazza con i loro famigliari per il giuramento di domani. Ha poi ringraziato ll’Associazione Meter per l’impegno contro gli abusi sui minori. Papa Francesco ha poi chiesto di continuare a pregare per “la martoriata Ucraina, che soffre tanto”, e anche “per Palestina e Israele: che ci sia la pace e affinché il dialogo tra loro si rafforzi e porti frutti buoni. No alla guerra, sì al dialogo”.
Il Regina Coeli
”Un vero amico non ti abbandona, nemmeno quando sbagli: ti corregge, magari ti rimprovera, ma ti perdona e non ti abbandona”. Lo ha detto Papa Francesco affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Caeli con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Gesù ci vuole amici
”Oggi il Vangelo ci parla di Gesù che dice agli Apostoli: ‘Non vi chiamo più servi, ma amici’ – dice il pontefice – Cosa significa questo? Nella Bibbia i servi di Dio sono persone speciali, a cui egli affida missioni importanti, come ad esempio Mosè, il re Davide, il profeta Elia, fino alla Vergine Maria. Sono persone nelle cui mani Dio pone i suoi tesori. Ma tutto questo non basta, secondo Gesù, per dire chi siamo noi per Lui: ci vuole di più, qualcosa di più grande, che va al di là dei beni e degli stessi progetti: ci vuole l’amicizia”.
”Fin da bambini impariamo quanto è bella questa esperienza: agli amici offriamo i nostri giocattoli e i doni più belli – sottolinea Papa Francesco – poi crescendo, da adolescenti, confidiamo loro i primi segreti; da giovani offriamo lealtà; da adulti condividiamo soddisfazioni e preoccupazioni; da vecchi i ricordi, le considerazioni e i silenzi di lunghe giornate. La Parola di Dio, nel Libro dei Proverbi, ci dice che ‘profumo e incenso allietano il cuore e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo’. Pensiamo un momento ai nostri amici e amiche, e ringraziamone il Signore!”.
L’amicizia nasce spontaneamente
”L’amicizia non è frutto di calcolo, e neanche di costrizione: nasce spontaneamente quando riconosciamo nell’altro qualcosa di noi. E, se è vera, è tanto forte che non viene meno neanche di fronte al tradimento. ‘Un amico vuol bene sempre’, afferma ancora il Libro dei Proverbi, come ci mostra Gesù quando a Giuda, che lo tradisce con un bacio, dice: ‘Amico, per questo sei qui!’ – sottolinea ancora il Papa – Un vero amico non ti abbandona, nemmeno quando sbagli: ti corregge, magari ti rimprovera, ma ti perdona e non ti abbandona. E oggi Gesù, nel Vangelo, ci dice che noi per Lui siamo proprio questo, amici: persone care al di là di ogni merito e di ogni attesa, alle quali tende la mano e offre il suo amore, la sua Grazia, la sua Parola; con le quali condivide quello che ha di più caro, tutto ciò che ha udito dal Padre. Fino a farsi fragile per noi, a mettersi nelle nostre mani senza difese e senza pretese, perché ci vuole bene, vuole il nostro bene e ci vuole partecipi del suo. E allora chiediamoci: che volto ha per me il Signore? Il volto di un amico o di un estraneo? Mi sento amato da Lui come una persona cara? E qual è il volto di Gesù che testimonio agli altri, specialmente a quelli che sbagliano e hanno bisogno di perdono? Maria ci aiuti a crescere nell’amicizia col suo Figlio e a diffonderla attorno a noi”.
Foto: Vatican Media