Il 21 aprile è dedicato alla venerazione di Sant’Anselmo d’Aosta, un monaco benedettino e arcivescovo di Canterbury. Questo santo, nato ad Aosta nell’XI secolo, ha lasciato un’impronta significativa nella storia della teologia e della filosofia.
Ecco alcuni aspetti importanti della vita e dell’opera di Sant’Anselmo:
Origini e Formazione
Anselmo nacque nel 1033 o 1034 ad Aosta, da una famiglia di origini longobarde e borgognone. Spinto dalla religiosità materna, Anselmo desiderò dedicarsi alla vita conventuale, ma suo padre si oppose. A vent’anni, lasciò Aosta per la Borgogna e poi la Francia, dove studiò sotto il noto Lanfranco di Pavia.
Contributi alla Teologia e Filosofia
Anselmo è considerato il padre della teologia scolastica. Riprese lo studio della filosofia di Aristotele, cristianizzandola. Tra le sue opere più note vi sono il Monologion e il Proslogion, in cui esplora l’esistenza di Dio attraverso la ragione. Fu un precursore del metodo logico e contribuì alla riflessione teologica.
Arcivescovo di Canterbury
Nel 1093, Anselmo fu eletto arcivescovo di Canterbury, carica che ricoprì fino alla morte. Nonostante le difficoltà e le controversie, Anselmo difese la Chiesa e la sua autonomia.
Dottore della Chiesa
Nel 1720, Sant’Anselmo fu proclamato Dottore della Chiesa. La sua festa liturgica si celebra il 21 aprile. In sintesi, Sant’Anselmo d’Aosta è un gigante del pensiero occidentale, la cui grandezza e distanza dialettica da altri pensatori fanno riflettere sulla ricchezza della tradizione cristiana e filosofica. La sua vita e il suo insegnamento continuano a ispirare i credenti e gli studiosi di oggi.