Ogni 18 dicembre la Chiesa celebra la Madre di Dio sotto l’invocazione della “Vergine della Speranza”, popolarmente conosciuta come la “Vergine della O”. Possiamo anche chiamare la Vergine della O: “Madre dell’Avvento”, perché Lei ci insegna ad aspettare con pazienza in Dio. Imitiamo Maria, e impariamo ad aspettare nelle promesse di Dio. Lei, che ha vissuto “la dolce attesa”, senza paura, senza angoscia o ansia, ci dà un esempio di fiducia nell’Altissimo.
La maternità esercitata al seno del vero Amore
Origine della devozione
L’attesa più dolce
L’esperienza radicalmente umana – e divina – di generare una nuova vita spesso trasforma tutto. L’annuncio che un nuovo essere deve ancora venire è sempre motivo di speranza, o almeno dovrebbe esserlo. È vero che in una “cultura” come la nostra, con sguardi contrari alla vita, l’arrivo nel mondo di molti esseri umani è percepito come un “problema”, che compromette libertà e sogni, quando dovrebbe essere il contrario. Quale “sogno” può essere più grande che vedere un essere umano realizzare tutto ciò che può essere nella vita? Quale libertà può essere maggiore di quella che è possibile apprezzare nella vita umana che inizia e che quindi ha tutto davanti a sé per costruire il suo bene e quello degli altri? Quale diritto può essere più significativo di quello che è rispettato incondizionatamente. La Vergine, come madre che è, insegna, dà l’esempio e accompagna padri e madri sul sentiero che si dirige verso una nuova vita. La Vergine dell’O, così, si costituisce per i genitori un simbolo di speranza. Contemplando la Madre di Dio nei giorni precedenti la nascita di Gesù, con molto poco, con quasi tutto contro, sperimentando solitudine e povertà, vediamo una donna disposta a tutto per suo figlio. Lei accoglie la vita divina con amore e potenza con il suo sacrificio nella vita quotidiana. Ecco perché qualsiasi madre che si mette nelle mani di Dio, non sarà mai delusa. Che grande benedizione è Maria per le donne che portano un figlio o una figlia nel loro grembo! Quanta speranza, anche con dolore, può essere estratta dalla sua dolce attesa. Che bello il privilegio di gestare o di accogliere qualcuno che è anche figlio di Dio! Quanta gioia ci può essere se l’amore si sovrappone alla difficoltà! Che dolcezza essere incinta! Che conforto nei momenti difficili! Vergine della O, prega per tutte le madri del mondo! Intercede per noi in questo Avvento! (ACI Prensa).