L’artista colombiano Fernando Botero sarà sepolto in Italia, accanto alla moglie Sophia Vari, che dal maggio scorso riposa nel cimitero di Pietrasanta, in provincia di Lucca. Le ceneri del pittore e scultore, famoso per i suoi soggetti femminili raffigurati con forme voluminose, arriveranno dalla Colombia in Versilia all’inizio della prossima settimana. Botero è morto venerdì 15 settembre all’età di 91 anni nella sua casa di Montecarlo, nel Principato di Monaco, dopo essere stato ricoverato in ospedale per una sospetta polmonite. Sabato 7 ottobre, alle ore 11.00, nel Duomo di San Martino a Pietrasanta si svolgerà la funzione religiosa per l’ultimo saluto della città cara al maestro Fernando Botero, prima della tumulazione nel cimitero comunale, come da suo espresso desiderio.
La cerimonia
La cerimonia in Duomo sarà preceduta da una camera ardente aperta per alcuni giorni presso la chiesa della Misericordia, in via Mazzini, che ospita i due grandi affreschi realizzati da Botero: orari e modalità di accesso saranno definiti nei prossimi giorni con i referenti locali della Confraternita, come pure a seguire verranno fornite ulteriori comunicazioni in merito allo svolgimento della funzione nella Collegiata, fa sapere il Comune. Dopo il decesso a Montecarlo, i figli di Botero hanno rimpatriato la salma del celebre padre nella terra natale: dal 20 al 22 settembre i resti dell’artista sono stati esposti nella capitale colombiana, Bogotà, per essere poi trasferiti a Medellin, città natale del pittore e scultore. Dopo la veglia funebre e la cerimonia religiosa a Medellin, il corpo di Botero è stato cremato. Definite le pratiche burocratiche, nei prossimi giorni le ceneri lasceranno la Colombia per l’ultimo viaggio verso Pietrasanta.
La cittadinanza onoraria
Insignito della cittadinanza onoraria nel 2001, a Pietrasanta Botero ha vissuto con continuità dal 1983: non solo realizzò numerose opere nelle fonderie artistiche (Mariani, Versiliese, Del Chiaro, L’Arte, Da Prato, Tesconi, Navari) e nei laboratori (Cervietti, Giuseppe Giannoni, Roberta Giovannini, Scultori Associati) ma aveva acquistato anche casa, sotto la Rocca, che per lui divenne un punto di ritrovo familiare. “Se Pietrasanta, oggi, è quella culla d’arte e artigianalità che tutti, nel mondo, conoscono e apprezzano, è grazie all’amore di grandi personalità come Fernando Botero“, ha affermato il sindaco della città della Versilia, Alberto Stefano Giovannetti. “Si era innamorato di Pietrasanta – ha aggiunto Giovannetti – e grazie a questa sua passione la nostra città è cresciuta, in cultura e prestigio: ha dato tantissimo alla nostra terra, alle botteghe artigiane e sono certo che il ricordo e la gratitudine di questa comunità resteranno, immutate e imperiture, negli anni a venire”.
Le abitudini a Pietrasanta
Le abitudini di Botero erano ben conosciute a Pietrasanta: al mare in scooter rosso, l’aperitivo nei locali in piazza Duomo, la frequentazione dei ristoranti in centro storico. Poi le sue creazioni, delle quali ancora oggi Pietrasanta è disseminata. “Il suo ‘Guerriero’, in piazza Matteotti – ha ricordato il sindaco – è stata una delle prime donazioni fatte da un artista alla città: anche in questo, Botero è stato un pioniere”. Portano la sua firma anche i due grandi affreschi all’interno della Chiesa della Misericordia (1993) e i modelli in gesso donati al Museo dei Bozzetti (“Adamo”, “Donna con un ombrello” ed “Eva”). In occasione del suo 80° compleanno, nel 2012, in città fu allestita una grande mostra con oltre 70 opere esposte fra complesso di Sant’Agostino e piazza Duomo. Nel 2020, infine, Botero aveva donato un dipinto al Comune per l’asta benefica internazionale battuta con Sothesby’s a sostegno dell’ospedale Versilia, durante l’emergenza sanitaria da Covid. (Adnkronos).