Quando si pensa alla basilica minore della Sagrada Familia, viene in mente un nome: quello del Servo di Dio Antoni Gaudí. Questa chiesa, che è il punto di riferimento più noto di Barcellona, è sicuramente uno dei progetti architettonici più iconici e ambiziosi al mondo.Ma per quanto unico possa essere il genio architettonico di Gaudí, la basilica è opera di più di un artista. Uno di loro, Josep Maria Subirachs (1927-2014), ha lasciato un segno indelebile su questa opera monumentale con la sua innovativa iconografia religiosa. Infatti, la sua morte nel 2014 ha segnato la fine di un’era nel regno dell’arte sacra moderna.
Le sculture
Scultore, pittore e incisore, fu considerato l’indiscutibile pioniere della scultura d’avanguardia in Catalogna nella seconda metà del XX secolo. Subirachs fu coinvolto nel progetto della Sagrada Familia nei primi anni ’80, poiché fu incaricato di continuare il lavoro dello stesso Antoni Gaudí. Il suo stile, caratterizzato da un tipico approccio modernista catalano ma con un tocco personale distintivo che implicava un’inclinazione decisiva verso volumi astratti “puliti”, era in netto contrasto con i disegni altamente intricati e organici di Gaudí. Inutile dire che la sua nomina è stata, per molti, scandalosa. Ciò che Gaudí è per la natura, Subirachs è per l’astrazione. In un certo senso, questi due geni sono opposti polari: la Sagrada Familia è la prova che, forse, gli opposti si attraggono. Uno degli aspetti più controversi del contributo di Subirachs è stata la sua rappresentazione della famosa Facciata della Passione. Invece delle tradizionali immagini religiose altamente dettagliate (come si trovano nella facciata della Natività) creò una serie di sculture aspre e angolari che raffiguravano la sofferenza di Cristo in modo molto più cupo. Infatti, la sua facciata è una sorta di risposta alla facciata della Natività altamente decorata.Il lavoro di Subirachs è austero e imponente, scolpito con dure linee rette. Il suo approccio è stato accolto sia con ammirazione che con critiche, con alcuni che lo hanno loggiato per il suo audace allontanamento dalla convenzione (e il suo approccio piuttosto rozzo ma profondamente simbolico alla sofferenza e alla morte di Gesù) mentre altri lo hanno trovato incongruo con il resto della basilica.