“Sono figlio di sant’Agostino”, così si è presentato Papa Leone XIV ai fedeli riuniti in piazza San Pietro. Una frase che rende omaggio al percorso spirituale che ha segnato Prevost, religioso agostiniano. Era il primo settembre del 1977 quando Prevost a Saint Louis entrò nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino (provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago). Emetterà la prima professione il 2 settembre del 1978. Il 29 agosto 1981 pronuncia i voti solenni. Un cammino, dunque, che inizia con sant’Agostino, il vescovo di Ippona, il famoso autore de “Le Confessioni”.
Agostino, ossia la ricerca dell’interiorità. Del dialogo con Dio.Agostino e la spiritualità dell’ordine: un binomio inscindibile. Ma di quale interiorità si tratta? Non certamente di fuga dalla realtà, ma radice della stessa vita, nell’ascolto del Maestro interiore: lo Spirito Santo. Un Dio che sta dentro di noi, più intimo dell’intimità stessa. Un’anima che si domanda, si chiede, riflette e cerca. E’ il verbo “cercare” un altro punto fondamentale: Dio pone interrogativi all’uomo e lo sprona alla ricerca. E nodo centrale nella vita di ognuno rimane l’amore: “Ciascuno vive secondo quello che ama”, così scrive il vescovo santo d’Ippona nel suo “La Trinità”.
Un amore che si “espande” e si dirige verso il prossimo. Verso la Chiesa, espressione di Cristo: Chiesa, suo corpo, madre dei cristiani e depositaria della verità rivelata. Nella Chiesa “siamo diventati Cristo. Perché se egli è il Capo, noi siamo le membra”, perché “il Cristo totale è capo e corpo”. Parole di sant’Agostino.
La vita del cristiano. Come si realizza? Agostino riesce a rispondere a questo fondamentale quesito ponendo la fraternità, la comunione con gli altri, al primo posto. E’ un percorso che si fa assieme. Itinerario che porta alla costruzione di ciò che Agostino chiamerà la “Città di Dio”. È possibile costruirla? Certo, risponde la spiritualità agostiniana, perché tutti gli uomini sono rivolti al bene. Solo quando facciamo del bene, allora, siamo liberi: “Non temete il servizio del Signore. […] Nella casa del Signore libera è la schiavitù. Libera, perché il servizio non l’impone la necessità ma la carità. […] La carità ti renda servo, come la verità ti ha fatto libero”.
La spiritualità agostiniana potrebbe essere riassunta in queste parole chiave: interiorità, preghiera, ricerca di Dio, correzione fraterna, bene comune, unità in Cristo e grazia. Temi o parole chiave che, molto probabilmente, ritroveremo durante tutto il pontificato di papa Leone XIV.
L’ordine agostiniano è un istituto religioso di diritto pontificio fondato nel 1224. Nell’ultimo censimento (2008) l’ordine contava nel mondo 448 conventi e 2.769 religiosi.