Alcuni pensano che il tradizionale Giorno dei Morti, che in Messico e in altri paesi si celebra il 2 novembre e coincide con la celebrazione cattolica del giorno dei fedeli defunti, sia lo stesso di Halloween, un evento controverso la notte del 31 ottobre. In dialogo con ACI Prensa, il P. José de Jesús Aguilar, vice direttore di Radio e Televisione dell’Arcidiocesi Primata del Messico, ha indicato che c’è una significativa divergenza tra l’usanza anglosassone – che celebra tra l’altro Halloween – e in particolare quella messicana – che ha la festa del Giorno dei Morti il 2 novembre. “C’è una grande differenza in quell’usanza o cultura anglosassone che presenta i morti non come calaveritas sorridenti, festosi, colorati”, come nel caso del Giorno dei Morti in Messico, “ma li presentano come zombie, che appaiono per uccidere venerdì 13, che appaiono per prendere bambini, per fare orge e chissà quanto”. Per il P. Aguilar “c’è una grande differenza tra questa morte vista dal mondo anglosassone, che incanta i film”, e quest’altra prospettiva “presentata ora nel film Coco, dove la morte è vista come un’opportunità per ricordare i vostri cari, che continuano a vivere nell’immortalità, e soprattutto con un’atmosfera festosa”, ha sottolineato.
La vittoria di Cristo sulla morte
Il sacerdote messicano ha ricordato che “la Sacra Scrittura inizia parlandoci della morte, propiziata dal peccato di Adamo ed Eva”. “Pertanto, tutti noi esseri umani dobbiamo passare attraverso quel momento, e sappiamo che la morte ha vinto l’essere umano fino a quando Cristo è stato in grado di vincerla con la sua morte e la sua risurrezione”. Il P. Aguilar ha sottolineato che “unirsi a Cristo permette alla persona di vincere la morte e di vivere nell’eternità nell’amore”. “Per questo motivo, noi cristiani ci sforziamo ogni giorno di raggiungere quella vita eterna, ma preghiamo anche per coloro che sono morti e che ci causa un grande dolore per la loro partenza, ma una grande speranza sapere che si uniranno a Dio”. “E siamo anche felici per coloro che hanno già raggiunto il loro obiettivo, che conosciamo come santi, e che sappiamo che intercedono anche sia per i vivi che per coloro che sono in cammino verso l’eternità”, ha detto.
La cultura cattolica in Messico
Il vice direttore di Radio e Televisione dell’Arcidiocesi del Messico ha anche spiegato che la cultura cattolica messicana “ha questi due alimenti”: da un lato, il Vangelo, e dall’altro, le tradizioni pre-ispaniche “che sono state evangelizzate”. (ACI Prensa).