Una ragazza ucraina in fuga dalla guerra, due suore su una moto in Togo, giovani donne brasiliane che ballano in una favela: Questi sono solo alcuni dei ritratti in mostra in Piazza Pietro a Roma come parte della mostra fotografica “Women’s Cry” inaugurata il 2 maggio 2023. Organizzata dall’Unione Mondiale delle Organizzazioni delle Donne Cattoliche (WUCWO), in collaborazione con il Dicasto per la Comunicazione, la mostra cerca di dare visibilità alle donne delle periferie del mondo, i cui ritratti sono accompagnati da citazioni dall’enciclica 2020 di Papa Francesco Fratelli tutti
PIazza San Pietro
Situato sotto il colonnato sinistro che confina con Piazza San Pietro, questa piccola mostra durerà per quasi un mese – fino al 29 maggio. Presenta 26 foto scattate in tutto il mondo da 8 fotografi. Queste foto dovrebbero incoraggiare nel visitatore una ” sinergia trasformativa, con l’orizzonte della fratellanza umana”, ha spiegato Maria Lia Zervino, presidente generale della WUCWO, durante una conferenza stampa tenutasi a Roma. La mostra risponde anche all’impressione che alcune donne abbiano “che la Chiesa non le ama, che non stia al loro fianco come ha fatto Gesù”, ha detto Zervino, una vergine consacrata dell’Argentina, che il Papa ha nominato al Dicastero per i Vescovi l’anno scorso. Queste fotografie mostrano che “la Chiesa oggi vuole abbracciare tutte le donne del mondo, credenti e non credenti, e dare loro visibilità, per trasformare e migliorare le loro vite”, ha insistito.
Il potere delle immagini di spingere per il cambiamento
I fotografi: dare voce a quelle donne che perseverano in situazioni avverse
Con queste foto volevamo “dare voce a tutte le donne che riescono a vivere con coraggio e dignità in luoghi così difficili”, ha detto Sebastiano Rossitto, un fotografo italiano che ha più opere presenti nella mostra. Originaria dell’Italia, ha visitato e fotografato oltre 40 paesi. Ha spiegato che delle sue immagini presenti, la sua preferita è quella che è stata usata per illustrare il volantino dell’evento. Mostra una donna indigena togolese “che fa uscire un pianto, che è ciò che la mostra rappresenta”, durante una danza tradizionale.Un’altra delle foto di Rossitto mostra un gruppo di ragazze del gruppo “Laudato Si’ Amazonia – O Espaço da Vida na Terra” (Laudato Sì Amazonia – Lo spazio della vita sulla Terra) che ballano in una “favela” (baraccopoli) nel nord-est del Brasile. Il 24 maggio, questo stesso gruppo verrà a Roma per eseguire la loro danza intorno allo spazio espositivo e parteciperà all’udienza generale di Papa Francesco.
Donne che sostengono altre donne
WUCWO, che sta promuovendo questa mostra, si concentra sull’evidenziazione della presenza e della partecipazione delle donne cattoliche nella società e nella Chiesa. Fondata nel 1910, ora rappresenta circa 100 organizzazioni, con un’adesione totale di quasi 8 milioni di donne. Lia Giovanazzi Beltrami, curatrice di questo evento, aveva già organizzato un’altra mostra fotografica a St. Piazza Pietro nel 2021 ispirata all’enciclica di Papa Francesco sulla cura della Creazione, Laudato sì (2015). (Aleteia.org.)