Il Papa invita gli europei a non ammalarsi di “cinismo” e “indifferenza”. “Sussultare – ha detto nell’omelia della messa celebrata davanti a 50mila persone allo Stadio Velodrome di Marsiglia, commentando il Vangelo – significa essere ‘toccati dentro’, avere un fremito interiore, sentire che qualcosa si muove nel nostro cuore. È il contrario di un cuore piatto, freddo, accomodato nel quieto vivere, che si blinda nell’indifferenza e diventa impermeabile, che si indurisce, insensibile a tutto e a tutti, pure al tragico scarto della vita umana, che oggi viene rifiutata in tante persone che emigrano, così come in tanti bambini non nati e in tanti anziani abbandonati. Un cuore freddo e piatto trascina la vita in modo meccanico, senza passione, senza slanci, senza desiderio”. “Nella nostra società europea – ha avvertito Papa Francesco -, ci si può ammalare: il cinismo, il disincanto, la rassegnazione, l’incertezza, un senso generale di tristezza”.
L’EUROPA HA BISOGNO DI UN NUOVO SUSSULTO DI FEDE
‘Riscoprire il gusto dell’impegno per la fraternità”, ammonisce il Papa nella celebrazione. ”Anche oggi la nostra vita, la vita della Chiesa, la Francia, l’Europa hanno bisogno di questo: della grazia di un sussulto, di un nuovo sussulto di fede, di carità e di speranza. Abbiamo bisogno di ritrovare passione ed entusiasmo, di riscoprire il gusto dell’impegno per la fraternità, di osare ancora il rischio dell’amore nelle famiglie e verso i più deboli, e di rinvenire nel Vangelo una grazia che trasforma e rende bella la vita”, dice Francesco. ”Noi vogliamo essere cristiani che incontrano Dio con la preghiera e i fratelli con l’amore; cristiani – dice il Papa– che sussultano, vibrano, accolgono il fuoco dello Spirito per poi lasciarsi bruciare dalle domande di oggi, dalle sfide del Mediterraneo, dal grido dei poveri, dalle ”sante utopie” di fraternità e di pace che attendono di essere realizzate”.
L’impegno per la fraternità
”Riscoprire il gusto dell’impegno per la fraternità”, ammonisce il Papa. ”Anche oggi la nostra vita, la vita della Chiesa, la Francia, l’Europa hanno bisogno di questo: della grazia di un sussulto, di un nuovo sussulto di fede, di carità e di speranza. Abbiamo bisogno di ritrovare passione ed entusiasmo, di riscoprire il gusto dell’impegno per la fraternità, di osare ancora il rischio dell’amore nelle famiglie e verso i più deboli, e di rinvenire nel Vangelo una grazia che trasforma e rende bella la vita”, dice Francesco. ”Noi vogliamo essere cristiani che incontrano Dio con la preghiera e i fratelli con l’amore; cristiani – dice il Papa– che sussultano, vibrano, accolgono il fuoco dello Spirito per poi lasciarsi bruciare dalle domande di oggi, dalle sfide del Mediterraneo, dal grido dei poveri, dalle ”sante utopie” di fraternità e di pace che attendono di essere realizzate”.
L’incontro con Macron
Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha parlato con il Papa della “questione migratoria” e del “fine vita”, nell’incontro di stamattina durante la visita di Francesco a Marsiglia. Lo si apprende da una nota dell’Eliseo. Secondo quanto appreso dalla tv BFM, che cita sempre la presidenza della Repubblica, il Papa e Macron hanno affrontato anche altri temi. Nel colloquio di questa mattina, hanno parlato – riferisce la tv – “della guerra in Ucraina, della situazione nel Sahel e di ambiente”.
Eliseo dopo parole del Papa,’non dobbiamo vergognarci’
In merito alle parole del Papa sui migranti, fonti dell’Eliseo hanno citato la denuncia di Francesco sull'”indifferenza” dei responsabili politici europei, ma hanno sottolineato che “la Francia non deve vergognarsi, è un paese di accoglienza e di integrazione”.Quanto al tema del fine vita, Macron – riferiscono sempre fonti dell’Eliseo – ha presentato a papa Francesco il “calendario” e la “metodologia” del progetto di legge atteso su questo secondo tema “nelle prossime settimane”. Macron – precisa la presidenza – “non è però entrato nel dettaglio del contenuto, né sugli equilibri del testo”. In mattinata, papa Francesco aveva messo in guardia nel suo discorso “contro la prospettiva falsamente dignitosa di una morta dolce”. Il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte hanno partecipato alla Messa che Papa Francesco ha celebrato allo stadio Velodrome a Marsiglia. E’ la prima volta, dai tempi di Valery Giscard d’Estaing, che un presidente francese assiste a una messa papale.
Il rientro a Roma
Alle 19.28 il Papa ha lasciato Marsiglia. L’aereo che lo ha portato a Roma è atterrato alle 20.37.