“Davanti alla tentazione, noi talvolta cadiamo: siamo tutti peccatori. La sconfitta, però, non è definitiva, perché Dio ci solleva da ogni caduta con il suo perdono, infinitamente grande nell’amore”. Lo scrive Papa Francesco, commentando il Vangelo del giorno, nell’omelia preparata per la messa di oggi in Piazza San Pietro in occasione del Giubileo del Mondo del Volontariato.
L’omelia è stata letta dal cardinale canadese Michael Czerny, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, che presiede la liturgia come delegato del Pontefice ricoverato al Gemelli.
“La nostra prova non finisce dunque con un fallimento, perché in Cristo veniamo redenti dal male – sottolinea Francesco -. Attraversando con Lui il deserto, percorriamo una via dove non ne era tracciata alcuna: Gesù stesso apre per noi questa strada nuova, di liberazione e di riscatto. Seguendo con fede il Signore, da vagabondi diventiamo pellegrini”.
“Anche noi veniamo tentati nella relazione con Dio – spiega il testo del Pontefice -. Il diavolo, infatti, sibila alle nostre orecchie che Dio non è davvero nostro Padre; che in realtà ci ha abbandonati. Satana mira a convincerci che per gli affamati non c’è pane, tanto meno dalle pietre, né gli angeli ci soccorrono nelle disgrazie. Semmai, il mondo sta in mano a potenze malvagie, che schiacciano i popoli con l’arroganza dei loro calcoli e la violenza della guerra. Proprio mentre il demonio vorrebbe far credere che il Signore è lontano da noi, portandoci alla disperazione, Dio viene ancora più vicino a noi, dando la sua vita per la redenzione del mondo”.
“Care sorelle e cari fratelli – aggiunge l’omelia -, vi invito a iniziare così il nostro cammino di Quaresima. E poiché, lungo la strada, ci occorre quella buona volontà, che lo Spirito Santo sempre sostiene, sono contento di salutare tutti i volontari che oggi sono presenti a Roma per il loro pellegrinaggio giubilare”.
“Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo – osserva il Papa -. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società”.
“Nei deserti della povertà e della solitudine – conclude -, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi”.
Al Giubileo del Mondo del Volontariato, quinto grande evento di questo Anno Santo dopo quelli della Comunicazione, delle Forze Armate, degli Artisti e dei Diaconi, partecipano circa 25.000 persone le cui divise variopinte colorano stamane Piazza San Pietro, provenienti sia dall’Italia che da oltre 100 Paesi del mondo.
La presenza del Papa, pur ricoverato al Gemelli, alla liturgia di oggi in Piazza San Pietro è simbolicamente sottolineata dallo stendardo con lo stemma papale esposto alla Loggia centrale delle Benedizioni della Basilica vaticana.
Foto: Vatican Media