Papa Francesco oggi ha recitato l’Angelus dal Palazzo apostolico, affacciato alla finestra, dopo i giorni della bronchite che lo avevano costretto a recitare la preghiera mariana in videocollegamento da Casa Santa Marta e con l’aiuto di un collaboratore per le leggere i testi. Il Papa è stato accolto con un lungo applauso dai fedeli radunati a Piazza San Pietro.
L’Angelus
”Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buona festa! – esordisce Francesco in buona forma- . Oggi, solennità dell’Immacolata Concezione, il Vangelo ci presenta la scena dell’Annunciazione. Essa mostra due atteggiamenti di Maria che ci aiutano a capire come lei abbia custodito il dono unico che ha ricevuto, quello di un cuore totalmente libero dal peccato. Quali sono questi due atteggiamenti? Sono lo stupore per le opere di Dio e la fedeltà nelle cose semplici”. Il Pontefice si sofferma sull’importanza dello stupore: ”È un atteggiamento nobile: sapersi stupire di fronte ai doni del Signore, non darli mai per scontati, apprezzare il loro valore, gioire della fiducia e della tenerezza che essi portano con sé. Ed è anche importante testimoniare questo stupore davanti agli altri, parlando con umiltà dei doni di Dio, del bene ricevuto, e non solo dei problemi quotidiani. Possiamo chiederci: io so stupirmi per le opere di Dio? Mi capita qualche volta di provarne meraviglia e di condividerla con qualcuno o cerco sempre le cose tristi?”. Francesco parla quindi di un secondo atteggiamento da coltivare: ”La fedeltà nelle cose semplici. Il Vangelo, prima dell’Annunciazione, non dice nulla di Maria. Ce la presenta come una ragazza semplice, apparentemente uguale a tante altre che vivevano nel suo villaggio Nazaret. Una giovane, che proprio grazie alla sua semplicità ha conservato puro quel Cuore Immacolato con cui, per grazia di Dio, è stata concepita. E anche questo è importante, perché per accogliere i grandi doni di Dio è decisivo saper fare tesoro di quelli più quotidiani e meno appariscenti. È con la fedeltà quotidiana nel bene che la Madonna ha permesso al dono di Dio di crescere in lei; è così che si è allenata a rispondere al Signore, a dirgli ”sì” con tutta la sua vita’.
LA PRIMA GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI
“”Ho la gioia di annunciare che il 25 e 26 maggio del prossimo anno celebreremo a Roma la prima Giornata Mondiale dei Bambini, iniziativa patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e risponde alla domanda “Che tipo di mondo vogliamo trasmettere ai bambini”, dice il Pontefice dopo l’Angelus. “Come Gesù vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro”. Il Papa chiede in conclusione a tutti di unirsi alla preghiera alla Madonna di questo pomeriggio, e di pregare per chiedere pace perché “i cuori si pacifichino e ci sia pace”. “Oggi pomeriggio – ha detto – mi recherò prima a Santa Maria Maggiore e poi in piazza in Spagna a pregare la Madonna. Chiedo a tutti, specialmente i fedeli di Roma, di unirsi spiritualmente a me in questi gesti di affidamento alla nostra Madre, pregando in particolare per la pace: la pace in Ucraina, la pace in Palestina e Israele e in tutte le terre ferite dalla guerra. Chiediamo pace. Che i cuori si pacifichino. Che ci sia la pace”.