Oggi si è molto attenti alle apparenze, l’importante è curare bene la propria immagine e fare bella figura davanti agli altri. Ma Gesù dice che la saggezza della vita sta altrove: nel curare ciò che non si vede, ma è più importante, perché sta dentro di noi”. Papa Francesco commenta così la parabola delle vergini stolte e delle vergini sagge che oggi è proposta dalla liturgica della Chiesa cattolica. Occorre custodire la vita interiore, cioè, “sapersi fermare per ascoltare il proprio cuore, per vigilare sui propri pensieri e sentimenti. Vuol dire saper fare spazio al silenzio, per essere capaci di ascoltare”. E vuole dire “non lasciarsi intrappolare dall’attivismo, ma dedicare tempo al Signore, all’ascolto della sua Parola, all’adorazione”. Tante volte non sappiamo cosa passa nel nostro cuore durante una giornata, dice il Papa.
L’Angelus
Un vero “olio” quello della vita interiore che si deve ottenere con il tempo perché “la vita interiore non si improvvisa” ma “va preparata dedicando un po’ di tempo ogni giorno, con costanza, come si fa per ogni cosa importante”. Ecco allora l’esame di coscienza proposto dal Papa. “io che cosa sto preparando in questo momento della vita? Forse sto cercando di mettere da parte qualche risparmio, sto pensando a una casa o a un’automobile nuova, a dei progetti concreti… Sono cose buone. Ma sto pensando anche a dedicare del tempo alla cura del cuore, alla preghiera e al servizio degli altri, al Signore che è la meta della vita? Come va insomma l’olio della mia anima, lo alimento e lo conservo bene? La Madonna ci aiuti a custodire l’olio della vita interiore”.
Le parole del Papa dopo l’Angelus
Dopo la preghiera il Papa ha pregato per la fine della guerra civile in Sudan con un appello ai responsabili per favorire l’arrivo di sostegno umanitario e per la pace. Poi vicinanza a palestinesi ed israeliani. “Ogni giorno il mio pensiero va a Israele e alla Palestina – dice il Pontefice – Sono vicino a tutti e prego tanto per i palestinesi e gli israeliani. “Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi. Basta, basta fratelli, basta!”, ha detto Papa Francesco. “A Gaza si soccorrano subito i feriti – ha proseguito -, si proteggano i covili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata, si liberino gli ostaggi, tra i quali ci son tanti anziani e bambini”. “Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio, ha diritto a vivere in pace”, ha aggiunto il Pontefice. Poi un accenno anche per la conferenza di Dubai sull’ambiente e tanti saluti ai gruppi presenti, senza dimenticare l’ Ucraina.