“Dio e’ Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli. E lo stile di Dio e’ vicinanza, misericordia e tenerezza. Non giudizio e emarginazione. Dio si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro. Il suo cuore e’ aperto a tutti e a ciascuno. Lui e’ Padre. L’amore non divide, ma unisce”. Lo dice il Papa parlando delle persone gay nel libro “La paura come dono” (con Salvo Noe’, Edizioni San Paolo), in uscita la prossima settimana.
C’è chi usa i migranti per mettere paura
“A volte si utilizzano i migranti per fare paura al popolo, per fare credere che i nostri problemi nascono da questo”. Lo dice Papa Francesco. “I nostri problemi nascono dalla mancanza di valori alti, dal modo disorganizzato di vivere nelle nostre case e nelle nostre citta’, dal vuoto di fede che ci allontana gli uni dagli altri e non ci permette la fratellanza. Invece dovremmo cominciare a ringraziare chi ci da’ l’occasione di questo incontro, ossia gli ‘stranieri che bussano alle nostre porte – prosegue il Papa -, offrendoci la possibilita’ di superare le nostre paure per incontrare, accogliere e assistere Gesu’ in persona”. Papa Francesco ammette che “il timore e’ legittimo, anche perche’ manca la preparazione a questo incontro. Non e’ facile entrare nella cultura altrui, mettersi nei panni di persone cosi’ diverse da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze. E cosi’, spesso, alziamo muri per difenderci. Siamo chiamati invece a superare questa paura per aprirci all’incontro”.
Anch’io ho paura di sbagliare
Il Papa ammette che anche lui ha paura di sbagliare. “Delle volte si’, quando devo prendere una decisione, mi dico: ‘Se faccio questo cosi’…?’. E’ un po’ paura di sbagliare no?! E la paura in questo caso mi aiuta, perche’ mi porta a soppesare bene le decisioni da prendere, come farlo e tutto il resto. Non e’ la paura che mi annienta, no no… e’ un sentimento che mi rende attento: la paura e’ come una madre che ti avvisa”. Lo dice Papa Francesco nel libro di salvo Noè.
Preti arrampicatori grande perversione della Chiesa
Oltre alla piaga degli abusi “oggi la piu’ grande perversione nella Chiesa e’ quella dei preti arrampicatori e la mondanita’. La mondanita’ che porta alla vanita’, alla prepotenza, all’orgoglio. La mondanita’ uccide, come ho detto una volta, un sacerdote mondano e’ un pagano clericalizzato”.La Chiesa non e’ esente dall’ipocrisia che “e’ la paura per la verita’. L’ipocrita teme la verita’. Si preferisce fingere piuttosto che essere se stessi. E’ come giocarsi l’anima. La finzione annienta il coraggio di dire apertamente la verita’ e cosi’ ci si sottrae facilmente all’obbligo di dirla sempre, dovunque e nonostante tutto” – continua il Pontefice. “Ci sono molte situazioni in cui cio’ accade: si nasconde nel luogo di lavoro, dove si cerca di apparire amici con i colleghi mentre la competizione porta a colpirli alle spalle; in politica non e’ inusuale trovare ipocriti che vivono uno sdoppiamento tra il pubblico e il privato; e’ particolarmente detestabile – sottolinea il Papa – l’ipocrisia nella Chiesa. Purtroppo esiste e ci sono tanti cristiani e ministri ipocriti. Non dovremmo mai dimenticare le parole del Signore: ‘Sia il vostro parlare si’, si’, no, no’. Il di piu’ viene dal maligno”.
Per evitare abusi servono psicologi nei seminari
Fare entrare la psicologia all’interno dei seminari “secondo me e’ molto utile. Tutto quello che e’ accaduto, gli abusi sessuali del clero sui minori ha messo drammaticamente in luce questo problema. Bisogna accorgersi prima dell’ordinazione sacerdotale se ci sono inclinazioni all’abuso”. Lo dice ancora il Papa nel libro in dialogo con Salvo Noe’, “La paura come dono”. “Se non riconosciuti questi problemi possono avere effetti devastanti. Il seminario – sottolinea Papa Francesco – non e’ un rifugio per tante limitazioni che possiamo avere, ne’ un rifugio di mancanze psicologiche”.