Dopo la preghiera dell’Angelus recitata in Piazza San Pietro, Papa Francesco Papa ha parlato degli ostaggi rilasciati ad Haiti.”Ho appreso con sollievo la notizia che ad Haiti sono stati liberati un insegnante e quattro religiose dell’Istituto Fratelli del Sacro Cuore rapiti lo scorso 23 febbraio. Chiedo che siano liberati a più presto gli altri due religiosi e tutte le persone ancora sotto sequestro in quell’amato paese provato da tanta violenza”, ha detto il Papa. “Invito tutti gli attori e i politici sociali ad abbandonare ogni interesse particolare e a impegnarsi con spirito solidale nella ricerca del bene comune – ha aggiunto – sostenendo una transizione serena verso un Paese che, con l’aiuto della comunità internazionale, sia dotato di solide istituzioni capace di riportare ordine e tranquillità ai suoi cittadini”. Poi ha chiesto una preghiera per le popolazioni colpite dalla guerra, senza dimenticare la Siria otre Ucraina, Palestina ed Israele. Infine Papa Francesco ha mandato un saluto anche ai partecipanti alla Maratona di Roma e a quelli di Athletica vaticana.
LA GLORIA VERA E’ FATTA DI DONO E PERDONO
“Oggi, quinta Domenica di Quaresima, mentre ci avviciniamo alla Settimana Santa, Gesù nel Vangelo ci dice una cosa importante. Cosa ci dice? Che sulla Croce vedremo la gloria sua e del Padre. Ma com’è possibile che la gloria di Dio si manifesti proprio lì, sulla Croce? Verrebbe da pensare che ciò avvenga nella Risurrezione, non sulla Croce, che è una sconfitta, è un fallimento! Invece oggi Gesù, parlando della sua Passione, dice: ‘È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato’. Cosa vuole dirci? Vuole dirci che la gloria, per Dio, non corrisponde al successo umano, alla fama o alla popolarità: non ha nulla di autoreferenziale, non è una manifestazione grandiosa di potenza cui seguono gli applausi del pubblico. Per Dio la gloria è amare fino a dare la vita. Glorificarsi, per Lui, vuol dire donarsi, rendersi accessibile, offrire il suo amore. E questo è avvenuto in modo culminante sulla Croce, proprio lì, dove Gesù ha dispiegato al massimo l’amore di Dio, rivelandone pienamente il volto di misericordia, donandoci la vita e perdonando i suoi crocifissori”, queste le parole di Papa Francesco.
La gloria mondana passa
“Dalla Croce, ‘cattedra di Dio’, il Signore ci insegna che la gloria vera, quella che non tramonta mai e rende felici, è fatta di dono e perdono. Dono e perdono sono l’essenza della gloria di Dio. E sono per noi la via della vita. Dono e perdono – continua il Pontefice – criteri molto diversi da ciò che vediamo attorno a noi, e anche in noi, quando pensiamo alla gloria come a qualcosa da ricevere più che da dare; come qualcosa da possedere anziché da offrire. No, la gloria mondana passa e non lascia la gioia nel cuore; nemmeno porta al bene di tutti, ma alla divisione, alla discordia, all’invidia”.
“E allora possiamo chiederci – ancora – qual è la gloria che desidero per me, per la mia vita, che io sogno per il futuro? Quella di impressionare gli altri per la mia bravura, per le mie capacità o per le cose che possiedo? Oppure la via del dono e del perdono, quella di Gesù Crocifisso, la via di chi non si stanca di amare, fiducioso che ciò testimonia Dio nel mondo e fa risplendere la bellezza della vita? Quale gloria voglio per me? Ricordiamo infatti che, quando doniamo e perdoniamo, in noi risplende la gloria di Dio. Proprio lì, quando doniamo e perdoniamo. La Vergine Maria, che ha seguito con fede Gesù nell’ora della Passione, ci aiuti ad essere riflessi viventi dell’amore di Gesù”.