”La pace non si costruisce con le armi ma attraverso l’ascolto paziente, il dialogo e la cooperazione che rimangono l’unico mezzo degno della persona umana per risolvere le controversie”. Lo ha detto il Papa in un messaggio inviato al Forum sulla pace a Parigi. ”Mentre riaffermiamo il diritto inalienabile all’autodifesa, nonché la responsabilità di proteggere chi ha l’esistenza minacciata, dobbiamo ammettere che la guerra è sempre una sconfitta dell’umanità. Nessuna guerra – ha osservato il Papa– vale le lacrime di una madre che ha visto il figlio mutilato o morto; nessuna guerra vale la perdita della vita anche di una persona, essere sacro, creato a immagine e somiglianza del creatore; nessuna guerra vale l’avvelenamento della casa comune; e nessuna guerra vale la disperazione di chi è costretto a lasciare la propria patria e viene privato, da un momento all’altro, della propria casa, e di tutti i legami famigliari, sociali e culturali che si costruiscono”.
Silenziare le armi
Silenziare le armi, stop al commercio di questi ”strumenti di morte e distruzione”. Nel messaggio, il Pontefice ribadisce il ”continuo invito della Santa Sede a silenziare le armi, a ripensare la produzione e il commercio di questi strumenti di morte e di distruzione e ad intraprendere con risolutezza la via del disarmo progressivo ma integrale perché possiamo finalmente risentire le ragioni della pace”. La «costruzione della pace», ha aggiungo papa Bergoglio, «è un lavoro lento e paziente che richiede il coraggio e l’impegno concreto di tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore il presente e il futuro dell’umanità e del pianeta. la pace durevole si costruisce giorno per giorno, attraverso il riconoscimento, il rispetto e la promozione della dignità della persona umana e dei loro diritti fondamentali, tra i quali la santa sede riconoste in particolare il diritto umano alla pace, condizione per l’esercizio di tutti gli altri esseri umani diritti».