Nuovo sos del Papa per la difesa dell’ambiente. ” Esprimo il mio apprezzamento per il vostro impegno, come Leader religiosi e politici, al fine di accrescere la consapevolezza dell’urgente necessità di proteggere l’ambiente e nel lavorare concretamente per affrontare gli effetti del cambiamento climatico”, ha detto Bergoglio ricevendo in udienza la delegazione di “Interfaith Leaders from Greater Manchester”.
Nuovi modelli economici
”È diventato sempre più evidente, – ha sottolineato il Papa– che il nostro attuale impegno per la salvaguardia del creato, dono di Dio, deve inserirsi in un più ampio sforzo per promuovere l’ecologia integrale, che rispetti la dignità e il valore di ogni persona umana e riconosca i tragici effetti del degrado ambientale sulla vita dei poveri. Occorre, in una parola, riconoscere che la crisi ambientale e quella sociale del nostro tempo non sono due crisi separate, ma un’unica crisi. Certo, questo richiede la creazione di modelli economici nuovi e lungimiranti. Ma richiede anche determinazione per superare la cultura ”usa e getta”, la cultura dello scarto, generata dal consumismo e da un’indifferenza globalizzata, che inibisce gli sforzi per affrontare questi problemi umani e sociali nella prospettiva del bene comune”.
L’udienza con i membri della Pontificia Commissione Biblica
“Per il cristiano anche l’infermità è un dono grande di comunione, con cui Dio lo rende partecipe della sua pienezza di bene proprio attraverso l’esperienza della sua debolezza”. Papa Francesco lo ha detto ricevendo i membri della Pontificia Commissione Biblica guidati dal Cardinale Luis Ladaria che stanno riflettendo sul tema “La malattia e la sofferenza nella Bibbia”. “Anche il credente- ha detto il Papa- talvolta può vacillare di fronte all’esperienza del dolore. È una realtà che fa paura e che, quando irrompe e assale, può lasciare l’uomo sconvolto, fino ad incrinarne la fede”. Ma la risposta della Sacra Scrittura non è banale spiega il Papa: “l’uomo biblico si sente piuttosto invitato ad affrontare la condizione universale del dolore come luogo di incontro con la vicinanza e la compassione di Dio, Padre buono, che con infinita misericordia si fa carico delle sue creature ferite per curarle, risollevarle e salvarle”.
La citazione di San Giovanni Paolo
Il Papa cita San Giovanni Paolo per spiegare che “il modo in cui viviamo il dolore ci parla della nostra possibilità di amare e di lasciarci amare, della nostra capacità di dare senso alle vicende dell’esistenza nella luce della carità e della nostra disponibilità ad accogliere il limite come occasione di crescita e di redenzione”. San Giovanni Paolo II lo sottolineava “a partire dal suo vissuto personale” e “indicava il sentiero della sofferenza come via per aprirsi a un amore più grande”. E conclude il Papa che la malattia “ci insegna a vivere la solidarietà umana e cristiana, secondo lo stile di Dio che è vicinanza, compassione e tenerezza”.