”Non dubitiamo mai dell’amore di Dio, ma affidiamo con costanza e fiducia la nostra vita e il mondo al Signore, chiedendogli in particolare una pace giusta per le nazioni martoriate dalla guerra”. E’ il nuovo appello del Papa all’udienza generale. ‘Il nuovo appello per la martoriata Ucraina e il racconto del giovane morto sul campo’ ”Non dimentichiamo la martoriata Ucraina: tanti morti!”. E’ il grido di dolore del Papa all’udienza generale.
Bergoglio mostra un rosario e un libretto ai fedeli in piazza San Pietro per l’udienza generale: ”Ho nelle mani un rosario e un libro del Nuovo testamento lasciato da un soldato morto in guerra. Questo ragazzo si chiamava Oleksandr, Alessandro: aveva 23 anni. Alessandro leggeva il Nuovo testamento e i salmi e aveva sottolineato nel libro dei salmi il 129 : ‘Signore ascolta la mia voce’. Questo ragazzo aveva 23 anni: e’ morto in guerra. Ha lasciato davanti una vita . E questo è il suo Rosario e il Nuovo testamento che lui leggeva e pregava”. ”Vorrei fare in questo momento un po’ di silenzio, tutti, pensando a questo ragazzo e a tanti altri come lui morti in questa pazzia della guerra . La guerra distrugge sempre. Pensiamo a loro e preghiamo”, sottolinea il Papa.
INGIUSTO L’UOMO CHE NON RICONOSCE IL GIUSTO SALARIO AGLI OPERAI
”Un uomo che non riconosce il giusto salario agli operai e’ ingiusto”, ha detto il Papa- Bergoglio, arrivato sul sagrato della Basilica di S. Pietro con le proprie gambe appoggiandosi ad un bastone dopo essere sceso dalla jeep scoperta, ha letto la catechesi incentrata sulla giustizia. ”Tutti – ha osservato – comprendiamo come la giustizia sia fondamentale per la convivenza pacifica nella società: un mondo senza leggi che rispettano i diritti sarebbe un mondo in cui è impossibile vivere, assomiglierebbe a una giungla. Senza giustizia, non c’è pace. Infatti, se la giustizia non viene rispettata, si generano conflitti. Senza giustizia, si sancisce la legge della prevaricazione del forte sul debole. Questo non è giusto”.
L’uomo giusto è retto
Francesco ha descritto le caratteristiche di un uomo che agisce secondo giustizia: ”L’uomo giusto è retto, semplice e schietto, e non indossa maschere, si presenta per quello che è, ha un parlare vero. Sulle sue labbra si trova spesso la parola ”grazie”: sa che, per quanto ci sforziamo di essere generosi, restiamo sempre debitori nei confronti del prossimo. Se amiamo, è anche perché siamo stati prima amati. Nella tradizione si possono trovare innumerevoli descrizioni dell’uomo giusto. Vediamone alcune. L’uomo giusto ha venerazione per le leggi e le rispetta, sapendo che esse costituiscono una barriera che protegge gli inermi dalla tracotanza dei potenti. L’uomo giusto non bada solo al proprio benessere individuale, ma vuole il bene dell’intera società. Dunque non cede alla tentazione di pensare solo a sé stesso e di curare i propri affari, per quanto legittimi, come se fossero l’unica cosa che esiste al mondo. La virtù della giustizia rende evidente – e mette nel cuore l’esigenza – che non ci può essere un vero bene per me se non c’è anche il bene di tutti”.
”Perciò – ha osservato Bergoglio- l’uomo giusto vigila sul proprio comportamento, perché non sia lesivo nei riguardi degli altri: se sbaglia, si scusa, sempre. In qualche situazione arriva a sacrificare un bene personale per metterlo a disposizione della comunità. Desidera una società ordinata, dove siano le persone a dare lustro alle cariche, e non il contrario. Aborrisce le raccomandazioni e non commercia favori. Ama la responsabilità ed è esemplare nel vivere e promuovere la legalità.
Essa, infatti, è la via della giustizia, l’antidoto alla corruzione: quanto è importante educare le persone, in particolare i giovani, alla cultura della legalità! È la via per prevenire il cancro della corruzione e per debellare la criminalità, togliendole il terreno sotto i piedi. Il giusto rifugge comportamenti nocivi come la calunnia, la falsa testimonianza, la frode, l’usura, il dileggio, la disonestà. Mantiene la parola data, restituisce quanto ha preso in prestito, riconosce il corretto salario agli operai, si guarda bene dal pronunciare giudizi temerari nei confronti del prossimo, difende la fama e il buon nome altrui”.
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Foto: CNA