Nuovo appello di Papa Francesco per la pace. “Oggi inizia la Quaresima. Disponiamoci a percorrere questo tempo – ha detto il Papa al termine dell’udienza generale – come occasione di conversione e di rinnovamento, nell’ascolto della parola di Dio e nella cura dei fratelli che necessitano tanto. E qui non dimentichiamo mai la martoriata Ucraina. E la Palestina, Israele, che soffrono tanto. Pregiamo per questi fratelli e sorelle che soffrono la guerra”, “andiamo avanti nell’intensificare la preghiera, soprattutto per la pace nel mondo”, ha concluso il Papa.
l’accidia è un demone che distrugge la gioia semplice
Il Papa nell’udienza generale ha proseguito le catechesi sui vizi e le virtù e ha parlato dell’accidia, un “demone” che “vuole distruggere proprio questa gioia semplice del qui e ora, questo stupore grato della realtà; vuole farti credere che è tutto vano, che nulla ha senso, che non vale la pena di prendersi cura di niente e di nessuno”. “I lettori contemporanei intravedono in queste descrizioni qualcosa che ricorda molto il male della depressione – ha proseguito Papa Francesco -, sia da un punto di vista psicologico che filosofico.
Infatti, per chi è preso dall’accidia, la vita perde di significato, pregare risulta noioso, ogni battaglia appare priva di senso. Se anche in gioventù abbiamo nutrito passioni, adesso ci appaiono illogiche, sogni che non ci hanno reso felici. Così ci si lascia andare e la distrazione, il non pensare, appaiono come le uniche vie d’uscita: si vorrebbe essere storditi, avere la mente completamente vuota… È un po’ un morire in anticipo”. “Nella vita troviamo gente che è accidiosa” e pensiamo che “questo è noioso e non ci piace stare con lui, ha un atteggiamento che ti contagia, la noia. Questa è l’accidia”. Il rimedio, ha indicato Papa Francesco, è conservare “quella fede che rimane nel cuore, come rimangono le braci sotto le ceneri”.
di fronte a tante guerre non chiudiamo il cuore
“Di fronte a tante guerre, non chiudiamo il nostro cuore a chi ha bisogno. La preghiera, il digiuno e l’elemosina siano la via per costruire la pace”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale salutando i pellegrini polacchi e ricordando che “per l’inizio della Quaresima, si tiene oggi in tutte le chiese del vostro Paese una raccolta fondi per aiutare l’Ucraina”.
Il Papa saluta il cardinale Simoni, ‘un martire vivente’
Il Papa, al termine dell’udienza generale, ha salutato il cardinale albanese Ernest Simoni che era presente nell’Aula Paolo VI. “Tutti noi abbiamo letto, abbiamo sentito le storie dei primi martiri della Chiesa” ma “anche oggi ci sono tanti martiri in tutto il mondo, tanti. Forse più che all’inizio ci sono tanti perseguitati per la fede. E oggi mi permetto di salutare in modo speciale un martire vivente, monsignor Ernest Simoni. Lui – ha sottolineato Papa Francesco – ha vissuto ventotto anni in carcere, il carcere comunista dell’Albania, che era la persecuzione forse più crudele. E continua a dare testimonianza e, come lui, tanti. Adesso ha 95 anni e continua a lavorare per la Chiesa”. “Caro fratello ti ringrazio per la testimonianza”, ha concluso il Papa.
Rivedi l’Udienza Generale di oggi 14 febbraio 2024.
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