“Daremo a Indi il migliore addio che possa avere e se lo merita. Nostra figlia è stata battezzata e, quindi, avremo un funerale cristiano, con un coro e la musica dell’organo. Sarà una giornata molto triste ma anche molto speciale. Nella bara, insieme alla nostra bambina, ci sarà il suo agnellino musicale, quel giocattolo che amava tanto e che suona tutte le sue ninna nanne preferite”. Con queste parole Dean Gregory, padre della piccola Indi, la bambina di otto mesi, affetta da una rarissima malattia mitocondriale, morta nelle prime ore di lunedì 13 novembre, ha dato notizia del suo funerale.
La cerimonia
La cerimonia si svolgerà nella cattedrale di Nottingham, 200 chilometri a nord di Londra, diocesi nella quale abita la famiglia, domani, venerdì 1° dicembre e sarà celebrata dal vescovo Patrick McKinney. Il papà di Indi pronuncerà un tributo alla figlia. Una delegazione del governo italiano, che ha offerto di pagare per il funerale, sarà presente nella cattedrale di Nottingham. La famiglia della bambina ha combattuto legalmente, in ogni grado di appello del Regno Unito, perché non venissero staccati i supporti vitali che la mantenevano in vita. I giudici, alla fine, hanno dato ragione ai medici dell’ospedale “Queen’s Medical” di Nottingham che dicevano fosse nel migliore interesse della bambina sospendere la ventilazione artificiale. È stata inutile anche l’iniziativa del governo italiano, che aveva concesso la cittadinanza italiana alla bambina, nel tentativo di farla trasferire all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, pronto ad accoglierla e curarla. Sempre il padre di Indi ha detto di essere commosso dall’offerta del governo italiano di pagare il funerale della figlia e, tornando sulle sue ultime ore di vita, ha detto che Indi ha sofferto molto dopo che i supporti vitali sono stati rimossi
Le parole del padre di Indi
“La vita di Indi è finita all’01:45, io e Claire siamo arrabbiati, con il cuore spezzato, pieni di vergogna”. Sono le parole di Dean, il padre di Indi Gregory, nel giorno della morte della figlia, il 13 novembre. “Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella casa di famiglia a cui apparteneva”, scrive. “Claire l’ha tenuta con sé per i suoi ultimi respiri”, scrive il padre di Indi, Dean Gregory in un messaggio inviato ai suoi legali, parlando degli ultimi istanti della figlia accanto alla madre. “Sono riusciti a prendersi il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendersi la sua anima. Hanno cercato di sbarazzarsi di Indi – ha aggiunto – senza che nessuno lo sapesse, ma noi ci siamo assicurati che fosse ricordata per sempre. Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata”.