San Sebastiano è il santo che la Chiesa celebra il 20 gennaio, insieme a san Fabiano, Papa e martire. San Sebastiano è noto come il santo protettore dalla peste e da altre malattie contagiose, per la sua intercessione in favore dei cristiani colpiti da queste piaghe.
Chi era San Sebastiano?
San Sebastiano era un soldato romano, originario di Narbona, in Francia, che visse nel III secolo. Si convertì al cristianesimo e divenne un fervente catechista, che aiutava i prigionieri e i condannati a morte per la loro fede. Era anche un membro della guardia pretoriana, al servizio dell’imperatore Diocleziano, che però ignorava la sua religione.
Quando Diocleziano scoprì che Sebastiano era cristiano, lo fece arrestare e condannare a morte. Lo fece legare a un palo e crivellare di frecce, sperando di ucciderlo. Ma Sebastiano sopravvisse miracolosamente e fu soccorso da una vedova cristiana, Irene, che lo curò.
Sebastiano non si diede per vinto e si presentò di nuovo davanti all’imperatore, rimproverandolo per la sua crudeltà verso i cristiani. Diocleziano, furioso, lo fece bastonare a morte e gettare nel fiume. Il suo corpo fu recuperato da una matrona cristiana, Lucina, che lo seppellì nella catacomba sulla via Appia, dove oggi sorge la basilica a lui dedicata.
Perché si celebra San Sebastiano il 20 gennaio?
La data del 20 gennaio è quella in cui si ricorda il martirio di San Sebastiano, avvenuto nel 288. La sua memoria liturgica è attestata da antichi martirologi e calendari, che lo elencano tra i santi più venerati dalla chiesa di Roma.
La sua storia è stata tramandata da una Passio del V secolo, che descrive con alcuni dettagli la sua vita e la sua morte. Tuttavia, alcuni studiosi ritengono che questa Passio sia in parte leggendaria, e che San Sebastiano non sia stato un soldato, ma un alto funzionario imperiale.