La biografia di Santa Rosa
Il 6 marzo la Chiesa ricorda Santa Rosa da Viterbo, una giovane vergine che visse nel XIII secolo e si distinse per la sua fede ardente e il suo zelo apostolico. Rosa nacque a Viterbo nel 1233 da una famiglia povera e umile. Fin da bambina manifestò una grande devozione verso Gesù e Maria e una particolare sensibilità verso i bisognosi. A dodici anni chiese di entrare tra le clarisse, ma fu respinta a causa della sua salute cagionevole. Allora si consacrò a Dio come terziaria francescana, indossando il saio e il velo.
La missione di Santa Rosa
Rosa si dedicò alla preghiera, alla penitenza e alla predicazione, attirando le folle con la sua eloquenza e i suoi carismi. Operò diversi miracoli, tra cui la resurrezione di un bambino morto. Si oppose con coraggio alle eresie e alle ingiustizie del suo tempo, sostenendo la causa del papa e dell’imperatore. Fu perseguitata dai ghibellini, che la costrinsero a lasciare Viterbo e a rifugiarsi a Soriano nel Cimino. Qui morì il 6 marzo 1251, a soli diciotto anni.
Il culto di Santa Rosa
Il suo corpo, incorrotto, fu traslato a Viterbo nel 1258 e deposto nella chiesa di Santa Maria in Poggio. Nel 1457 papa Callisto III la proclamò beata e nel 1697 papa Innocenzo XII la canonizzò. Il suo culto si diffuse in Italia e all’estero, soprattutto tra i francescani e le clarisse. Santa Rosa è invocata come protettrice di Viterbo, delle famiglie, dei bambini e dei malati. La sua festa si celebra il 6 marzo, ma a Viterbo si tiene anche una solenne processione il 4 settembre, in memoria della sua entrata trionfale in città.
Conclusione
Questo è un breve riassunto della vita e del culto di Santa Rosa da Viterbo, la vergine francescana che illuminò il suo tempo con la sua testimonianza di fede e di carità. Se vuoi saperne di più su questa santa, ti invito a visitare il suo santuario a Viterbo, dove potrai ammirare il suo corpo incorrotto e pregare per la sua intercessione.