Chi era Angela Merici
Angela Merici è stata una mistica e una religiosa italiana, fondatrice della Compagnia delle dimesse di Sant’Orsola. La sua vita e la sua opera sono state un esempio di dedizione all’educazione delle giovani ragazze, in un’epoca in cui la cultura era riservata agli uomini.
La sua infanzia e la sua vocazione
Angela nacque a Desenzano del Garda nel 1474, in una famiglia di contadini. Rimase orfana di entrambi i genitori all’età di dieci anni e si trasferì a Salò, presso lo zio. Qui ebbe una visione che le rivelò che sua sorella, morta senza aver ricevuto i sacramenti, era in paradiso con gli angeli. Questa esperienza la spinse a dedicarsi alla preghiera e alla penitenza, entrando a far parte del Terz’Ordine francescano.
Angela sentì presto la vocazione di educare le bambine alla fede e alla virtù. Tornata a Desenzano, aprì una scuola nella sua casa, dove insegnava i rudimenti del cristianesimo e le regole della vita cristiana. La sua fama si diffuse e fu invitata a Brescia, dove fondò una scuola simile.
Il suo pellegrinaggio e la sua guarigione
Nel 1524, Angela compì un pellegrinaggio in Terra Santa, dove perse improvvisamente la vista. Nonostante questo, continuò il suo viaggio e fu guarita al ritorno, mentre pregava davanti a un crocifisso. Questo fu per lei un segno della volontà di Dio, che le chiedeva di fondare una nuova congregazione religiosa.
La sua fondazione e la sua eredità
Nel 1535, Angela diede vita alla Compagnia delle dimesse di Sant’Orsola, formata da donne laiche che si dedicavano all’istruzione delle ragazze, senza rinunciare alla vita familiare. La Compagnia si diffuse rapidamente in Italia e in Europa, dando origine all’Ordine delle Orsoline, che ancora oggi continua la missione di Angela.
Angela morì a Brescia nel 1540, lasciando un’eredità di santità e di cultura. Fu beatificata nel 1768 e canonizzata nel 1807. La Chiesa cattolica la celebra il 27 gennaio, giorno della sua morte. È la patrona di Desenzano del Garda, delle malattie, delle persone handicappate e di chi ha perso i genitori. È anche considerata una delle prime promotrici dell’educazione femminile.