Il commento al Vangelo di oggi, domenica 31 dicembre, di Don Giulio Dellavite.
Dal libro dei Numeri
Il Signore parlò a Mosè: “Così benedirete: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. * Dal Vangelo secondo Luca. In quel tempo, i pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Il commento
Passato il Natale, all’inizio del nuovo anno cerchiamo pace. Gli auguri, i canti, le preghiere, i sentimenti dolci delle feste quanto vorremmo diventassero realtà, stile, storia, verità. Nella testa rimbombano tanti se, tanti ma, tanti però, tanti chissà, come in Maria e Giuseppe, nei pastori e nei Magi. Sotto sotto temiamo che sia stato tutto solo una bella illusione, da rimettere via presto insieme agli addobbi dell’albero. Nel 1897 il dottor Philip O’Hanlon di Manhattan si sentì domandare dalla figlia: “Esiste davvero Babbo Natale?”. Il padre ironicamente le suggerì di chiedere al New York Sun, un importante quotidiano di orientamento conservatore. La bimba prese carta e penna e inviò questa lettera al direttore: “Caro direttore, mi chiamo Virginia e ho 8 anni. Alcuni miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà ripete spesso: «Se lo dice il Sun, è vero!». Allora, la prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale?”. Francis P. Church le rispose addirittura con un editoriale (che poi venne ripubblicato ogni anno il giorno di Natale): “Yes, Virginia! Babbo Natale esiste! I tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo scetticismo tipico di questa era. Non credono a nulla se non a quello che vedono. Tutte le menti, Virginia, sono piccole, quelle dei bambini, ma anche quelle degli adulti. Abbiamo l’intelletto di un insetto o di una formica se facciamo il paragone con l’universo senza confini che ci circonda o se lo misuriamo da quanto ci mettiamo nel cercare la verità. Yes, Virginia! Babbo Natale esiste!
L’amore e la generosità
Esiste come esistono l’amore, la generosità, la passione, la premura e abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se questa sfida non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie come te. Non ci sarebbe più nessuna fiducia pulita, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e dalla vista. Puoi anche chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d’occhio tutti i comignoli del mondo per scovare Babbo Natale, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbero provato? Anche se nessuno lo ha mai visto, non significa che non esista. Yes, Virginia! Babbo Natale esiste! Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che non si riescono a vedere. C’è un velo che nemmeno la potenza di tutti gli uomini più forti del mondo, messi insieme, potrebbe strappare. Solo la fede, la fantasia, la poesia, l’amore, il romanticismo possono spostare quel sipario e mostrare la bellezza che nasconde l’al di là. Yes, Virginia! È vero! Grazie a Dio!”. “I pastori trovarono Dio adagiato nella stalla”. Esiste davvero? Yes, Virginia! Yes, ____! Ognuno ci metta il suo nome, oggi. È il “Sì!” di Dio, è la risposta di Dio ai dubbi della nostra vita. Diventa il “sì!” che noi diciamo alle domande del nuovo anno. Auguriamoci di vivere 12 mesi di felicità, 52 week-end di limpidezza interiore, 366 giorni di amore (è bisestile il 2024), 8.784 ore di dialogo, 527.040 minuti di speranza, 31.622.400 secondi di coraggio, perché il Dio bambino non è una dottrina, non è un’utopia ipnotica dolciastra, ma è uno sguardo che insegna a fidarsi, af-fidarsi, con-fidarsi, con il cuore limpido di chi ha uno stile da “yes, Virginia!”.