“Rifiutare il carrierismo, la doppia vita, la ricerca delle soddisfazioni mondane, abbracciando la croce, le mediazioni della Chiesa: sacramenti, vita di preghiera, ascesi, ecc”. Sono le raccomandazione rivolte da papa Francesco ai sacerdoti dell’Arcidiocesi di Barcellona impegnati nella pastorale giovanile, ricevuti oggi in udienza in Vaticano.
Essere capaci di misericordia
“Allo stesso tempo – ha proseguito il Pontefice nel suo saluto in spagnolo -, essere capaci di misericordia proprio perche’ toccati dalla misericordia del Signore, non dando lezioni ma testimoniando un’esperienza di intimita’ con Dio”. “Cercare la fraternita’ in tutti gli ambienti sociali, imparare e insegnare ad accogliere tutti, a lavorare con tutti, a cercare soluzioni consensuali che abbiano un ampio respiro”, ha aggiunto. “Mai arroccarsi, ne’ nel gruppo cristiano a cui apparteniamo, ne’ nella responsabilita’ che ci e’ affidata, vivere con spirito libero, in sana indifferenza”, ha concluso Francesco
La risposta alla lettera di padre Martin
.”Mi sono riferito semplicemente all’insegnamento della morale cattolica, che dice che ogni atto sessuale al di fuori del matrimonio e’ peccato”: e’ quanto scrive il Papa rispondendo a una lettera di padre James Martin, il gesuita statunitense che svolge il suo apostolato tra le persone Lgbt, per chiarire il senso delle sue parole nella recente intervista all’Associated Press. La risposta autografa del Papa in spagnolo e’ stata pubblicata sul sito di padre Martin “Outreach.faith”.
Mi riferivo alla morale cattolica parlando del peccato
Gia’ dal contesto dell’intervista con la Ap – sottolinea il sito della Santa Sede Vatican News pubblicando il contenuto della lettera – risultava evidente che il Pontefice aveva parlato di omosessualita’ intendendo in quel caso gli “atti omosessuali” e non la condizione omosessuale in se’. Con questa risposta, Francesco ribadisce che la sua posizione, gia’ ripetuta fin dal primo colloquio con i giornalisti nel volo di ritorno dal Brasile nel 2013 (“Se una persona e’ gay e cerca il Signore e ha buona volonta’, ma chi sono io per giudicarla?”) e’ quella del Catechismo della Chiesa cattolica.
Rispondendo a padre Martin, il Papa sottolinea inoltre, riguardo al peccato, che “bisogna considerare anche le circostanze, che diminuiscono o annullano la colpa”, perche’ “sappiamo bene che la morale cattolica, oltre alla materia, valuta la liberta’, l’intenzione; e questo, per ogni tipo di peccato”.
La preghiera per padre Martin
Quindi, nella lettera ribadisce quanto detto alla Ap: “A chi vuole criminalizzare l’omosessualita’ vorrei dire che si sbaglia”. Nell’intervista aveva sottolineato che “essere omosessuali non e’ un crimine”, mentre ci sono oltre 50 Paesi che contemplano condanne legali per le persone omosessuali e alcuni di questi Paesi hanno addirittura la pena di morte. La lettera si conclude con il Papa che prega per il lavoro di padre Martin e per la comunita’ Lgbt da lui seguita e aggiunge: “Vi prego di fare lo stesso per me”