Il Libro della Genesi si rivela come un caleidoscopio di storie avvincenti, ognuna con un proprio fulgore unico: la nascita del mondo, la creazione dell’uomo e della donna, il dramma di Caino e Abele, la potente narrazione del diluvio. E poi, tutte le storie dei patriarchi che tessono un ricco arazzo di esperienze umane.
Perdersi in una storia
Perdersi in una storia è un’esperienza tanto antica quanto il mondo stesso. Chi tra noi non è stato mai incantato dalle parole di un abile narratore? Quasi tutti noi abbiamo sperimentato la magia del racconto, coccolati nelle braccia di genitori, nonni e narratori di storie, durante i nostri teneri anni. In ogni tempo, in ogni luogo, l’umanità si è deliziata di storie. Il fascino dell’incipit «C’era una volta…» risuona universalmente. Appena sentiamo: «Quando Dio cominciò a creare il cielo e la terra, la terra era deserta e vuota…» (Gen 1,1a) la nostra immaginazione prende il volo. Le storie aprono un universo di possibilità, invitandoci ad entrare e a esplorare. Immergerci nel Libro della Genesi è come entrare in un cinema. Ci si accomoda in una poltrona comoda e veniamo catapultati nella trama di avvincenti storie. Il filosofo Paul Ricœur ha coniato l’espressione “mondo del testo” per descrivere il modo in cui le storie costruiscono un universo in cui il lettore vive, respira, gioisce e soffre con i personaggi.
Il labirinto
Ma osservando più da vicino, il mondo costruito dal racconto è un intricato labirinto. È intessuto di trame, personaggi, concetti di tempo e spazio, valori, segni. La storia si muove avanti e indietro, accelera, rallenta. Non basta semplicemente avere una bella storia per essere un buon narratore. Raccontare è un’arte. Come ogni arte, per apprezzarne appieno la portata dobbiamo decifrarla. Non abbiamo bisogno di strumenti complessi per farlo, basta chiederci come la storia è costruita, come i personaggi si muovono, cosa dicono e cosa tacciono. Leggeremo i racconti della Genesi, in particolare i primi undici capitoli, prestando particolare attenzione alla dimensione relazionale dei personaggi. Vedremo come l’umanità nasce e si sviluppa attraverso la relazione, come l’uomo scopre sé stesso come maschio, donna e fratello. Vedremo anche come la relazione possa generare tensioni, conflitti, gelosie e odi. Ma nonostante la problematicità, i racconti ci guidano a comprendere che l’apertura all’altro è essenziale per trovare il nostro senso nel mondo e raggiungere