Il Vangelo della domenica. Il commento al Vangelo di Don Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo. Domenica 20 novembre.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore.
Il Vangelo della domenica
Suona stridulo applicare a Gesù il titolo di “Re” nella società dei diritti vantati e dei doveri dimenticati. Certi temi teologici a noi danno la percezione di vecchiume e puzzano di muffa, soprattutto ora che il digitale ci ha aperto non solo un villaggio globale ma un universo parallelo. Dio ha la pretesa di essere Re anche del mondo del metaverso? Le teorie fumose come l’incenso lasciano spazio a gesti touch in cui ormai ci siamo impratichiti tutti, anche i meno giovani.
Siamo signori e padroni
Ad un re bastava un cenno per volere tutto ciò che desiderava, così noi oggi con un tocco otteniamo qualsiasi cosa, sappiamo tutto, arriviamo ovunque. Siamo signori e padroni. Ogni sovrano esibiva il potere tenendo il globo nelle mani, noi abbiamo il mondo nelle mani stringendo lo smartphone. Ti senti sovrano quando puoi prendere un dato (un’immagine, una musica, un file, un post, una frase di qualche personaggio) e lo puoi convertire nel formato che tu ritieni il meglio per poterne usufruire al massimo (pdf, jpg, mp3 ad esempio).
Il Vangelo della domenica: la Fede
La fede, invece, sembra sempre così desueta e sorpassata. Ti senti sovrano quando non solo puoi modificare ogni cosa, ma la puoi fare tua, dandole un nome preciso, salvandola, e dandole una nuova possibilità di vita in una nuova realtà collocandola dove decidi tu (in una cartella o in social). La fede, invece, sembra sempre così anonima e noiosa. Ti senti sovrano quando non solo puoi modificare e salvare, ma ciò che ti piace e ti interessa lo puoi proteggere collocandolo in un “cloud” a riparo da errori e guasti in modo che nulla vada attaccato, rovinato, perduto.
Il linguaggio ammuffito
La fede, invece, sembra così staccata e sgusciante. Un linguaggio così ammuffito, come quello di un Cristo Re, è totalmente fuori dalla nostra realtà. Viene spontaneo pensare. Ma ne siamo sicuri? Io ho qualche dubbio. Basta pensare che i verbi della fede sono gli stessi del digitale: convertire, salvare e mettere in cielo (cloud è nuvola). Sono le tre dinamiche della storia del buon ladrone: – ha “convertito” l’immagine che aveva di Gesù nel formato che gli ha permesso di coglierne la verità; – ha guardato negli occhi e nel cuore del crocifisso e questo è stato ciò che lo ha salvato, lo ha realizzato, gli ha dato una nuova identità e una nuova storia; – si è trovato nel cloud: oggi sarai con me in cielo.
Abbiamo tutti bisogno della memoria
Abbiamo tutti bisogno di “convertire” il nostro formato nel meglio che realizza ciò che siamo per poi condividerlo. Abbiamo tutti bisogno di “salvare” il bello del nostro nome, la preziosità della nostra identità, il contenuto dell’interiorità, collocandolo là dove la vita accade. Abbiamo tutti bisogno di un “cloud”, di un angolo di cielo, perché nulla vada perduto delle storie dense che viviamo. Ma ciò diventa impegno. Assumi la responsabilità di essere tu chi può creare spazi di cloud/cielo nella vita di tutti i giorni, dando quella possibilità nuova che salva tante storie, convertendo il solito nel formato migliore per tutti. Per fortuna Gesù è Re così ci rende digitalmente reali e realisti.