“Vale la pena ripeterlo un’altra volta: la povertà, le disuguaglianze, la mancanza di accesso alle risorse di base come cibo, acqua potabile, servizi igienici, assistenza sanitaria e istruzione, sono un grave affronto alla dignità umana”. Queste le parole contenute nel messaggio inviato da Papa Francesco ai partecipanti alla 43/ma sessione della Conferenza della Fao. “Milioni di persone – ha sottolineato Francesco – continuano a soffrire di indigenza e malnutrizione nel mondo, a causa di conflitti armati, nonché dei cambiamenti climatici e dei conseguenti disastri naturali. Lo spostamenti di massa, oltre agli altri effetti delle tensioni politiche, economiche e militari globali, indeboliscono le tensioni militari su scala globale, minano gli sforzi per garantire un miglioramento delle condizioni di vita delle persone nel mondo. condizioni di vita delle persone sulla base della loro intrinseca dignità”.
Le congratulazioni al nuovo direttore della FAO
Congratulandosi con Qu Dongyu per essere stato rieletto direttore generale dell’organizzazione, il Pontefice lo ha invitato a “un’azione decisa per sradicare la piaga della fame nel mondo, che avanza anziché arretrare”. “La sfida che abbiamo di fronte è l’azione congiunta e collaborativa dell’intera famiglia delle nazioni – ha ribadito il papa -. Non ci può essere spazio per conflitti o opposizioni, quando le enormi sfide da affrontare richiedono un approccio olistico e collaborativo. richiedono un approccio olistico e multilaterale. Per questo la Fao e le altre organizzazioni internazionali possono solo adempiere al loro mandato e coordinare misure preventive e incisive a beneficio di tutti, soprattutto dei più poveri, grazie a una sinergia leale”. “I governi, le imprese, il mondo accademico, le istituzioni internazionali, la società civile e gli individui – ha concluso Bergoglio – devono fare uno sforzo congiunto, mettendo da parte logiche meschine e visioni di parte, affinché tutti possano trarne beneficio e nessuno venga lasciato indietro. La Santa Sede, da parte sua, continuerà a offrire il suo contributo al bene comune, mettendo a disposizione l’esperienza e il lavoro delle istituzioni legate alla Chiesa cattolica, affinché nessuno nel nostro mondo sia privato del pane della vita”.