La passione del papa Francesco per il cinema neorealista italiano e lo sguardo “crudo” sull’Italia di meta’ ‘900 fornito da questo movimento culturale: sono questi gli ingredienti principali di un incontro tenutosi all’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Madrid per presentare l’edizione spagnola di ‘Lo sguardo: porta del cuore. Il neorealismo tra memoria e attualita” (Romana Editorial), saggio scritto dal vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, monsignor Dario Edoardo Vigano’.
Le parole di mons. Vigano’
Secondo l’autore, il libro e’ stato concepito come come un’opera che parte dal neorealismo ma punta ad “andare anche piu’ in la’”, rinunciando a un approssimazione strettamente “accademica”; un percorso che si concentra sull’esplorazione della “cultura cinematografica in relazione con il pensiero e il magisterio del papa“. E il rapporto tra Francesco e il cinema neorealista viene messo in luce con uno strumento originale: un’intervista al pontefice che funge da prologo del saggio. “Il suo e’ l’apporto piu’ significativo di questo libro”, ha detto Vigano’.
All’incontro e’ stato invitato anche il regista Mimmo Calopresti. “Il neorealismo e’ un cinema che fa un’operazione meravigliosa: uscire dagli studi e andare sulle macerie”, ha detto nel corso di un dialogo con l’autore del saggio presentato.
L’introduzione del nunzio apostolico in Spagna
La presentazione del libro di Vigano’ e’ stata introdotta dal nunzio apostolico in Spagna, l’arcivescovo Bernardito Auza, che ha evidenziato “i nessi tra Bibbia e cinema” e come questi possono coinvolgere “la percezione umana e la sua esperienza religiosa”.
“Il cinema neorealista puo’ essere definito crudo, certo, ma allo stesso tempo e’ capace di coinvolgere lo spettatore in un modo unico”, ha detto da parte sua Riccardo Guariglia, ambasciatore italiano in Spagna. (ANSA).