Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, erano seduti fianco a fianco nel salone d’onore dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa sede, in occasione dell’evento celebrativo dell’anniversario dei Patti lateranensi e dell’Accordo di modifica del Concordato. Dietro di loro, le bandiere del presidente della Repubblica, della Santa sede, dell’Italia e dell’Unione europea.
Le delegazioni
Sulla parte destra, per la delegazione italiana, erano seduti il presidente del Senato Ignazio La Russa, quella Camera Lorenzo Fontana, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sulla parte sinistra del salone, per la delegazione vaticana, siedono il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, il sostituto per gli Affari generali, monsignor Edgar Pena Parra, il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Richard Gallagher. Altri ministri presenti all’evento, oltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, sono quelli dell’Interno Matteo Piantedosi, dell’Economia Giancarlo Giorgetti, del Lavoro Maria Elvira Calderone e della Famiglia Eugenia Roccella.
I colloqui
I colloqui a Palazzo Borromeo tra Italia e Santa Sede sono “andati bene”, e si sono svolti n un clima “sereno”. Lo ha registrato il segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin al termine dei colloqui con il governo in occasione delle celebrazioni per il 94esimo anniversario dei Patti Lateranensi. Parolin ha sottolineato che è stata registrata “coincidenza su alcune posizioni e temi e la disponibilità a lavorare insieme “. Tra i temi trattati, la famiglia, la povertà, la scuola, il conflitto in Ucraina e il Giubileo (“siamo anche già un po’ in ritardo” sul Giubileo, ha osservato Parolin). In particolare, sulla guerra in Ucraina, Parolin ha evidenziato che sono state “registrate difficoltà di arrivare al cessate il fuoco, di mettere fine ai combattimenti”. Si è poi insistito sul'”aspetto umanitario”, aspetto, ha annotato Parolin, che “sta molto a cuore alla Santa Sede”.
Il tema della famiglia
Sul tema della famiglia, Santa Sede e governo, per dirla con Parolin, hanno “concordato che c’è volontà di approntare misure strutturali per rafforzare la famiglia e il suo ruolo ,anche nella società” alla luce della denatalità. “Non si è entrati in tematiche specifiche – ha aggiunto – ma si e’ rimasti sulle generali”. Sul fronte migranti, ha detto Parolin, “da parte nostra abbiamo insistito sulla necessità di individuare percorsi di regolarizzazione dei flussi migratori”.